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Deliver Us Mars: recensione, una piccola perla su Marte

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Deliver Us Mars è un’avventura fantascientifica che offre un’esperienza immersiva da astronauta, ecco la nostra recensione del gioco ambientato su Marte.

Per poter giocare a Deliver Us Mars non è necessario aver giocato anche il predecessore, ma è fortemente consigliato, in quanto se non lo aveste giocato vi perdereste numerosi riferimenti ed approfondimenti legati allo scorso capitolo.

Fortunatamente però, gli sviluppatori hanno ben pensato di inserire all’interno del prologo dei piccoli riassunti che raccontano brevemente gli avvenimenti accaduti durante l’avventura precedente.

TRAMA

Detto ciò, Deliver Us Mars è ambientato 10 anni dopo gli avvenimenti della Missione Fortuna di Deliver Us The Moon, e vede la giovane astronauta Kathy Johanson unirsi alla Zephyr e al suo equipaggio per un’ultima missione: recuperare le navi coloniali ARCA rubate dal misterioso Outward, e con loro, assicurare la sopravvivenza della razza umana sul pianeta Terra.

La trama, seppur non originalissima, riesce ad intrattenere alla grande, con una storia affascinante ed interessante, ricca di colpi di scena, alcuni ben riusciti, altri un po’ più scontati.

Uniche “note dolenti”: alcuni giocatori potrebbero trovare il prologo eccessivamente lungo e il finale piuttosto affrettato, ma per il resto vi posso assicurare che vi troverete dinanzi ad una storia davvero ben raccontata e piacevole da seguire.

Vorrei potervi dire qualcosa di più, ma rischierei di rovinarvi l’esperienza trattandosi di un gioco fortemente story driven. Vi consiglio di giocarlo anche “solo” per la componente narrativa.

GAMEPLAY

Il gameplay è una diretta evoluzione di quello già visto nel capitolo precedente, con qualche aggiunta banale, ma interessante: passeremo infatti la maggior parte del tempo a risolvere enigmi e ad attraversare fasi platform.

La risoluzione degli enigmi è basata principalmente sull’allineamento di determinate antenne che permettono di trasmettere energia da un punto ad un altro, sulla rimozione di oggetti che ci ostacolano il passaggio utilizzando il raggio laser in dotazione con la tuta spaziale, e sulla decrittazione di ologrammi cifrati tramite l’aiuto del nostro robot/drone AYLA.

Il problema principale di queste fasi è che gli enigmi sono davvero troppo semplici da risolvere, e ripetitivi fino alla sfinimento, soprattutto quelli inerenti alla trasmissione di energia, che verso la conclusione rischiano di diventare noiosi e frustranti.

Le sezioni platform invece si basano semplicemente sul salto da una piattaforma all’altra, e sull’aggiunta delle fasi di arrampicata, una nuova meccanica forse leggermente macchinosa ma comunque ben implementata. Sono presenti inoltre delle brevi fasi a bordo di un rover, molto divertente e scenico da guidare, ma che inspiegabilmente proprio come nel gioco precedente vengono sfruttate poco e si limitano al semplice raggiungimento di una destinazione da un luogo A ad un luogo B.

AMBIENTAZIONE

L’ambientazione è forse l’unico “passo indietro” che è stato fatto rispetto al predecessore. Il gioco non sarà ambientato esclusivamente tra le alture rocciose e le distese aride del pianeta Rosso, bensì vedremo la nostra protagonista muoversi attraverso tre setting principali e ben distinti: la Terra, Marte, e a bordo di stazioni spaziali, razzi e/o basi extra planetarie.

Tutte le ambientazioni sono realizzate in maniera eccellente, e risultano molto ispirate dal punto di vista estetico, ma a parer mio il fascino che derivava dall’esplorazione di una base lunare abbandonata vista nel capitolo precedente è praticamente irraggiungibile.

Unica nota dolente: alcuni ambienti dopo un po’ cominciano a ripetersi e si nota la grande differenza di cura nei dettagli tra le ambientazioni interne e quelle esterne. Nonostante tutto, ci tengo a ribadire che stiamo parlando di un gioco con un ambientazione ispirata e affascinante, imperdibile per tutti gli appassionati di spazio e di fantascienza.

COMPARTO TECNICO

Ricordando di trovarci dinanzi ad un opera di natura crossgen, devo dire che graficamente è stato fatto un lavoro piuttosto discreto tenendo conto della limitatezza del budget e delle dimensioni ristrette della software house. Come qualità puramente visiva nulla da dire, il gioco è molto gradevole alla vista, ma sfortunatamente sono presenti delle problematiche non indifferenti.

In primo luogo, il framerate che dovrebbe rimanere stabile a 60 fotogrammi al secondo, è tuttavia soggetto a numerosissimi cali di frame, soprattutto in ambienti aperti e con determinate condizioni atmosferiche (vento, tempeste ecc.).

Raramente rimane fisso e stabile a 60 fps, praticamente solo all’interno di spazi chiusi e ristretti, e tutto ciò provoca non poco fastidio. Oltre a questo, la realizzazione dei modelli degli esseri umani non convince al 100%, i quali vengono mossi tra l’altro da delle animazioni non realizzate propriamente in maniera eccelsa. Per quanto riguarda i caricamenti invece, sono presenti in piccola quantità e tutti di brevissima durata.

SONORO

A livello sonoro è stato fatto davvero un ottimo lavoro. Il doppiaggio dei personaggi è stato realizzato in maniera impeccabile, peccato però per la mancanza della lingua italiana, presente soltanto nei sottotitoli. Gli effetti sonori sono nella media, mentre un gran plauso va fatto alla colonna sonora.

Non stiamo parlando di un accompagnamento musicale degno di entrare nel cuore e della mente di ogni videogiocatore, ma di una colonna sonora che riesce ad enfatizzare tutti i momenti più importanti ed emozionanti dell’avventura in modo decisamente impeccabile.

COMMENTO FINALE

Per concludere la recensione, Deliver Us Mars non è certamente un gioco perfetto, sicuramente un prodotto migliore sotto tutti i punti di vista rispetto al predecessore, ma che presenta alcune problematiche non indifferenti. Nonostante ciò, lo considero una piccola perla di rara bellezza, un avventura all’apparenza banale ma che riesce “contro ogni aspettativa” ad affascinare ed emozionare il videogiocatore grazie ad una storia scritta con cura, passione e attenzione ai dettagli. Lo consiglio generalmente a tutti, in particolar modo agli amanti di spazio e di fantascienza. Non vedo l’ora di poter giocare ad un futuro prossimo capitolo!

Data di uscita: 2 Febbraio 2023 
Uscito su: PC / PlayStation 4 / PlayStation 5 / Xbox One / Xbox Series X|S
Interfaccia e sottotitoli in italiano, doppiaggio in inglese.
Versione provata: PlayStation 5
Il codice di gioco ci è stato gentilmente concesso dallo sviluppatore.
Ho giocato circa 8 ore per completare tutta l’avventura. Non sono presenti missioni secondarie.

E voi cosa ne pensate di Deliver Us Mars, vi è piaciuta la recensione? Fatecelo sapere nello spazio dedicato ai commenti.

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Davide Pivato:
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